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DOVE CI PORTA INTERNET
Una crisi annunciata e molte opportunità

Prefazione di Franco Malerba
Primo astronauta italiano nello spazio (1992),
Deputato al Parlamento Europeo (legislatura 1994-1999).

I progressi della conoscenza e dell'ingegno nell'utilizzare in nuovi modi le risorse ambientali per soddisfare bisogni antichi e nuove esigenze - autentiche o rappresentate - sono certamente il motore dell'evoluzione economica della società. Ma la dinamica della conoscenza e della tecnologia ha effetti sulla società tutta intera, non solo sull'economia e mi viene spontanea una rilettura umanista della legge fondamentale della meccanica classica F = ma dove la forza F è la tecnologia, la massa m rappresenta la cultura e l'accelerazione a è il cambiamento. Il cambiamento è tanto più forte quando grande e pervasivo è il contenuto innovativo di una tecnologia, la cultura è invece ciò che dà radice e continuità alla società e resiste al cambiamento.

Automobile, radio, telefono e televisione sono stati i protagonisti del cambiamento nel secolo scorso; l'Internet e il computer saranno gli agenti del cambiamento nella società del 21 esimo secolo. Internet è già oggi il motore del cambiamento nell'economia degli scambi di prodotti e servizi - primo protagonista della "mondializzazione" - ma sta diventando il motore dell'evoluzione culturale della nostra società, in un periodo storico splendido del Pianeta Terra, in cui la libertà e la dignità della persona sono valori di riferimento condivisi dalle istituzioni politiche più rappresentative del pianeta. Per questo trovo felice la scelta dei temi di questo quarto libro sull'Internet di Enrico Guidotti, che mantenendo il rigore del linguaggio fattuale dell'impresa e del business, va oltre l'analisi della crisi congiunturale dell'economia Internet per riscoprire la dimensione rivoluzionaria della grande rete dei computer nell'economia tradizionale e ci accompagna poi verso una visione della società economica futuribile, tutta affacciata sulla rete e in corsa al ritmo del tempo Internet, divenuta forte di una capacità, funzionalità e fruibilità cento volte superiori a quelle di oggi.

Sarà una società migliore? Ricordo i dibattiti al Parlamento Europeo attorno al 97-98 sulle regole e responsabilità dei fornitori di servizi Internet, quando ci si confrontava per le prime volte con la dimensione dell'Internet abusato come strumento di diffusione di contenuti illeciti e pornografici o addirittura come strumento di reclutamento di associazioni criminali e terroristiche. Credo che il Parlamento fu saggio nel riconoscere, anche in un momento denso di attenzione mediatica, la priorità del diritto inviolabile della libera comunicazione, pur nella necessità di regole e sanzioni per i crimini sulla rete.

Oggi possiamo ragionevolmente scommettere che la prospettiva dell'Internet è quella di una società più collaborativa, ove l'associazione alla rete permette e garantisce una straordinaria fruibilità di servizi e soppianta il modello della proprietà e della compravendita: potrò usare prodotti software, disponibili in rete, pagando per il tempo d'utilizzo, come affittare un'auto o un furgone a seconda delle necessità, senza mai diventare possessore del veicolo. La società in rete non dovrà produrre una "omogeneizzazione" delle culture e la politica dovrà vegliare alla salvaguardia delle diversità culturali come di un patrimonio da valorizzare, da rendere fruibile attraverso la rete e farne nuova occasione di conoscenza e di creazione di ricchezza per tutti gli Umani.